
Perché le api sono così importanti per la nostra sopravvivenza
- 17 Mar, 2021
“MUOIONO LE API, MUORE IL MONDO” ( A. Einstein )
Provate ad immaginare una bella giornata di primavera, decidete di recarvi nel vostro parco preferito, sistemate una bella coperta sul morbido praticello, adagiate il cestino del cibo e vi rilassate ammirando il bellissimo paesaggio che la natura vi offre. Improvvisamente sopraggiunge, a turbare la vostra quiete, un insetto a strisce gialle e nere con un lungo pungiglione affilato. L’animale, probabilmente affamato, non sembra mostrare remore nel volarvi intorno con insistente tenacia. Il comportamento minaccioso di chi non vuole rinunciare ad
un pezzo del vostro panino. Voi ovviamente, spaventati, arriverete alla conclusione che schiacciarlo con una scarpa sia la modalità migliore per risolvere il vostro piccolo inconveniente di una giornata perfetta. Da quel
momento in poi nei vostri pensieri avverrà un’associazione diretta tra ogni insetto a strisce gialle e nere e il pericolo, questa vi porterà a reiterare il comportamento sopracitato.
Alt!
No!
Ci sono numerosi tipi ti insetti sul nostro pianeta, alcuni più fastidiosi di altri. Rivedendo la situazione appena descritta, è molto probabile vi siate sfortunatamente imbattuti in una vespa, insetto carnivoro, costantemente in cerca di cibo, che ha ben poche remore nel pungervi se infastidito. Comportamento diametralmente opposto a quello delle nostre piccole api, insetti
molto più innocui che dedicano la loro vita ad impollinare fiori e che pungono solo nel caso sia l’unica possibilità di difendere la propria casa e la propria regina, invocando così la propria sentenza di morte.
Perché dobbiamo rispettare le api?
Non solo è eticamente corretto fare una distinzione tra api e vespe per la loro indole caratteriale ma è anche giusto sapere che, se durante la vostra giornata avete mangiato un qualsiasi tipo di ortaggio, lo dovete soprattutto a quell’apina che esausta, si è appoggiata sul vostro davanzale della finestra per riposare. È sempre lei che bisogna ringraziare se oggi avete respirato ossigeno.
Le api, infatti, sono responsabili dell’impollinazione del 75% delle piante nel mondo. È proprio per questo loro lavoro immane che gli alberi possono riprodursi e crescere, i fiori nascere naturalmente e i frutti diventare grandi e succosi.
Per ogni ape che non aiutiamo o che uccidiamo è un albero che non nascerà mai, un fiore che non potrà sbocciare, un parco privo di colori.
Quali altri benefici possiamo trarre dalle api?
Oltre a regalarci il miele, la pappa reale, il proporli e la cera, le api ci forniscono anche risorse meno conosciute.
Lo sapevate che il veleno contenuto all’interno del pungiglione delle api contiene una tossina che un giorno potrebbe proteggerci dall’HIV? Secondo la Washington University, grazie alle nostre piccole amiche, potremmo finalmente trovare il modo di debellare una malattia comune e mortale.
Un altro fatto curioso è quello scoperto dall’Arizona State University, secondo ad alcuni scienziati il processo di invecchiamento del cervello delle api potrebbe effettivamente condurci sulla giusta strada per curare malattie come la demenza senile.
Per gli appassionati di “crime”, si segnala che il comportamento metodico delle api è molto simile a quello dei serial killer. Le prime raccolgono il polline vicino all’alveare ma non abbastanza da mostrarlo ai predatori, i secondi uccidono le vittime vicino alle proprie abitazioni ma non abbastanza da insospettire il vicinato. Studiando questo comportamento, sono stati creati alcuni algoritmi che permettono una grande agevolazione nella cattura degli assassini.
Come mai si stanno estinguendo?
Purtroppo le api con il tempo stanno sparendo, creando gravi disagi anche per la nostra di sopravvivenza.
L’aumentare dell’inquinamento, l’utilizzo dei pesticidi, l’importazione inconscia di possibili predatori come la vespa Vellutina, il cambiamento climatico, la perdita del proprio habitat, sono tutte cause di morte per le nostre api.
Tutte problematiche dovute alla presenza dell’uomo.
Come possiamo aiutarle?
Dopo aver affrontato tutti i motivi per i quali questi piccoli animali debbano starvi a cuore, è anche giusto spiegare che ruolo propositivo e non più distruttivo possiamo avere noi per loro.
In primo luogo decidere di non utilizzare pesticidi nei nostri giardini, sarebbero mortali per loro e nocivi per noi e per i nostri animali da compagnia.
In seguito decidere di piantare sui nostri balconi fiori “bee-friendly”, quesi insetti favoriscono maggiormente alcune varietà di fiori o erbe aromatiche, come ad esempio la lavanda, il timo o la lupinella.
Spesso in primavera vi capiterà di imbattervi in qualche apina esausta, potete aiutarla con un po’ di acqua e zucchero in modo tale da fornirle sufficienti energie per farla tornare a volare. (Attenti a non affogarla, basta una goccia).
Esiste un nuovo hobby da sostenere e supportare, quello degli apicoltori urbani (Urban Beekeepers), coloro che non vogliono arrendersi dinnanzi all’estinzione, ormai prossima, di questi insetti. Queste persone hanno deciso di creare alveari sui propri balconi nelle grandi metropoli, cercando quindi di ripopolare zone urbane ormai quasi prive di api. È una pratica molto comune negli Stati Uniti e si sta propagando anche in Inghilterra e in altri paesi europei.
Perché non farla diventare popolare anche in Italia?
Quindi tirando le somme, abbandoniamo la paura e sostituiamola con la gratitudine nei confronti di questi insetti. Ricordiamoci sempre che è fondamentale insegnare ai propri figli fin da piccoli il valore e l’importanza che questi animali hanno per l’umanità. Abbiamo il dovere di creare una futura generazione meno incosciente della nostra. In fondo questo è l’unico pianeta che abbiamo.