Coltivare la Zucca Trombetta Greta
- 13 May, 2019
In questa breve guida, dedicata sia agli orticoltori professionisti, sia agli amatori che si dilettano nell'orto, abbiamo cercato di spiegare tutto ciò che è necessario sapere per coltivare con successo le vostre Zucche trombette GRETA.
Requisiti fondamentali per una corretta coltivazione
La coltura della trombetta Greta è complessivamente semplice, se si adotta la corretta tecnica colturale e si previene l’insorgere di problematiche.
Innanzitutto, è necessaria una struttura a pergolato, al fine di ottenere frutti diritti. Il peso che il pergolato dovrà sopportare è limitato, pertanto la creazione della struttura risulta essere piuttosto semplice.
Il vostro sesto d’impianto dovrà considerare una distanza di 50 cm sulla fila e di 3/4 metri tra le file.
Sarà necessario dotarsi quindi di impianto di irrigazione a goccia, avendo la trombetta Greta una notevole esigenza idrica, ed è fondamentale mantenere le foglie il più asciutte possibile, onde evitare l’attacco di patogeni di natura fungina.
Gli attacchi di oidio sono infatti piuttosto comuni, qualora non si adottino contromisure preventive quali installazione di sublimatori di zolfo (per colture protette), o programmazione di trattamenti ogni 10 giorni a base di zolfo.
Altro requisito fondamentale, a coltura in corso, è quello di rimuovere costantemente i getti ascellari (i cosiddetti bastardi). Tale pratica consentirà alla pianta di esprimere al meglio il proprio potenziale.
E’ necessario infine effettuare interventi preventivi a seguito delle analisi, qualora sia riscontrato un valore di conducibilità elettrica (unità di misura della salinità) superiore ai 1000 µS nel terreno o un PH con valore superiore a 6.0 per quanto attiene l’acqua.
Nei casi in cui siano riscontrati valori uguali o superiori a quelli indicati, sarà necessario provvedere, in fase di concimazione di fondo, alla distribuzione di prodotti in grado di ridurre il livello di salinità. Per la correzione dell’acqua sarà invece necessario acidificare, onde abbattere il PH.
Conoscere il proprio terreno ed acqua
Tutti gli agricoltori, normalmente, ritengono “buono” il proprio terreno in quanto coltivabile. Purtroppo però nessun occhio umano o esperienza può sostituire una analisi del suolo e delle acque.
Tale richiesta, spesso considerata inutile, ha invece svariati vantaggi, tra i quali evitare di somministrare concimi ove non ve ne sia bisogno, con un conseguente risparmio in termini economici.
Ad esempio, capita spesso che talune colture rilascino azoto assimilabile, il che rappresenta un’ottima base di partenza per la zucca trombetta Greta.
Oppure, ci sono residui di fertilizzanti utilizzati nelle colture che negli anni si sono succedute.
Prelevate circa 5 pugni di terra in ognuno dei 4 angoli dell’appezzamento e al centro dello stesso, scavando circa 50 cm di profondità. Per quanto riguarda l’acqua, riempire una bottiglia da 1 litro.
Numerosi sono i centri presso cui effettuare le analisi. Qualora non foste a conoscenza di alcun centro analisi, vi procureremo l’indirizzo più vicino.
La carenza di calcio, tra leggende e realtà
Uno dei problemi più comuni in corso di coltura, è la cascola del frutto (perimento), ed è un fenomeno che si verifica frequentemente in condizioni di scarsa luminosità. Qualora ciò si verifichi invece in presenza di giornate calde e luminose, sarà necessario l’apporto di calcio a livello fogliare.
Sono infatti inutili, a tal fine, fertirrigazioni con prodotti a base di calcio (esempio nitrato di calcio). Ciò è dovuto al meccanismo di trasporto della linfa di molti ortaggi, per cui la penetrazione nel frutto del calcio si ottiene per via fogliare.
Si consiglia pertanto l’applicazione di chelati di calcio liquidi in ragione di 300cc/hl ogni 7 giorni.
Principali parassiti e malattie
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Afidi (Pidocchio - Aphis gossypii ed altri), pericolosi vettori di virus dannosi per la zucca. Prevenzione possibile sia per via chimica che per via biologica. Si consiglia il lancio di predatori, quali Aphidius matricariae ed analoghi.
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Aleurodidi (Moschino bianco - Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum), anch’essi vettori di virus dannosi, possono essere combattuti con successo tramite il lancio di miridi (macrolophus) ed altri predatori analoghi come l’encarsia formosa. Per le colture bio si consiglia di trapiantare, tra le file di zucca, alcune piante di inula viscosa, pianta ospide del macrolophus caliginosus.
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Ragnetto rosso (Tetranychus urticae). Pericolosissimo acaro fitofago. Ha una altissima capacità riproduttiva e rappresenta una delle maggiori minacce soprattutto in serra. Anche in questo caso si consigliano lanci preventivi di macrolophus o phytoseiulus persimilis.
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Oidio (Mal bianco - Sphaerotheca fuliginea), il quale si espande sulla pianta e sui frutti, facilmente prevenibile con l’applicazione settimanale di zolfo, o in alternativa l’installazione di sublimatori di zolfo.
- Batteriosi (pseudomonas ssp., Erwinia carotovora, etc), gravi infezioni batteriche causate prevalentemente da errata gestione idrica e ambientale. E’ infatti assolutamente necessario che il fusto e le foglie della pianta siano sempre asciutti. La presenza di umidità prolungata causa attacchi batterici. Si consiglia comunque l’applicazione di prodotti rameici in via preventiva.
Nella coltivazione della trombetta a pergola i getti ascellari vanno eliminati tutti ?? Grazie
come si distinguono i " GETTI BASTARDI" ?
non potendo applicare in un orto per pensionati l’innaffiamento goccia a goccia,
un litro tutti i giorni per pianta è sufficiente?
è necessaria durante la produzione arricchire il terreno con stallatico?
sarei veramente grato di una vostra gentile risposta.
ciao…mi piace molto questa zucchina che dalle mie parti vieni coltivata abbastanza negli orti privati di Noi pensionati ma nessuno sa di preciso come coltivarla…io ho fatto diverse ricerche su internet ma non ho trovato nulla che spieghi come va coltivata…ho visto che dici di rimuovere i getti ascellari “vanno tolti tutti? o quanti bisogna lasciarne?della piantina si lascia solo un cordolo?più di uno? vanno potate?” saresti cosi gentile di dirmi come vanno coltivate questi meravigliose zucchine…in attesa un grande grazie e tanti saluti… Guerino
Articolo chiaro e accessibile a tutti. Complimenti!